24 Lug Il giardiniere – libro del mese di luglio ’20
di Jonathan Evison
SEM, 2020 – 332 pagine
Tempo di lettura: 11 ore
«Dopotutto la maggior parte di noi è costretta a tosare il prato di qualcun altro, e la maggior parte di noi non si può permettere di girare il mondo o di vivere a New York. Molti di noi hanno la sensazione che il mondo, nella migliore delle ipotesi, ci mostri il dito medio, quando non ci prende direttamente a calci in faccia con degli stivali con la punta di ferro.
Senza contare che in generale ci sentiamo tutti impotenti. Motivati, ma impotenti. Divertiti, ma impotenti. informati, ma impotenti. Fugacemente appagati, prevalentemente al verde, a volte speranzosi, ma fondamentalmente impotenti.»
Mike ha una passione: il giardinaggio, ed è davvero bravo nell'ars topiaria. Non ha soldi per comprare l'attrezzatura adeguata e un furgone, non è capace di vendersi e nemmeno vuole farlo. Vive ai margini della società, ma non ha velleità di ascesa sociale o brama di successo. Vorrebbe solo vivere onestamente del proprio lavoro.
Jonathan Evison ci racconta il mondo dei meno abbienti, di quelli che non contano niente, che si arrabattano per arrivare a fine mese. Ci racconta di Mike, un ragazzo di origine messicane in cerca del suo posto nel mondo.
L'autore ha la capacità di raccontare il sogno americano infranto attraverso un microcosmo di illusioni e speranze, di batoste e ripartenze, con uno stile brillante, divertente e un'ironia che strappa al lettore più di una risata.
Per chi… Sta cercando la propria strada, per gli animi onesti.
consigliato da Marco
Abstract: Suquamish, stato di Washington. La vita di Mike Muñoz, ventitreenne di origine messicana, trascorre in attesa di qualcosa che non arriva. Abita in una riserva indiana con un fratello disabile e una mamma sempre al lavoro. Il papà, alcolista, è scomparso dalla loro vita diversi anni prima. Mike legge tantissimo grazie alla biblioteca pubblica e sogna di scrivere un libro. La sua grande passione è il giardinaggio, ma quello che gli piace davvero è l'arte topiaria, dare forma ai cespugli e ricavarne delle statue. Purtroppo, nonostante lavori con una squadra di giardinieri, l'unica cosa che gli chiedono è di tagliare il prato e raccogliere le cacche di cane. Quando non ne può più viene licenziato e realizza che se vuole che le cose cambino deve essere lui ad agire. Ma come? In questo romanzo toccante, estremamente ironico, spesso pungente, Jonathan Evison guida il lettore nel cuore e nella mente di un giovane che vuole scoprire se stesso, ma soprattutto il segreto per raggiungere una felicità che non viene mai garantita in uno stato dove la polizia compie soprusi, le frontiere sono chiuse e se sei povero devi strapparti i denti da solo. Nel caso di Mike Muñoz e di quelli come lui la scala per il successo sembra sempre troppo ripida. Gli ostacoli sono tanti, gli scivoloni anche, finché le cose non iniziano a cambiare e Mike riesce a intravedere un futuro migliore. «Se la vita ti regala merda, usala come fertilizzante» ripete a se stesso
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