23 Dic Brevemente risplendiamo sulla terra – libro del mese di ottobre ’20
di Ocean Vuong
La Nave di Teseo, 2020 – 291 pagine
Tempo di lettura: 12 ore
«Ciao Ma',
ti scrivo per avvicinarmi a te, anche se ogni parola che butto lì è una parola in più che allontana. Scrivo per tornare indietro nel tempo, a quella piazzola di sosta in Virginia, dove in preda all'orrore ti sei messa a fissare quel cervo imbalsamato appeso sopra il distributore di bevande in lattina accanto ai bagni, le sue corna che ti ombreggiavano il viso. In macchina hai continuato a scuotere la testa. “Non capisco perché farlo. Non lo vedono che è un cadavere? Un cadavere deve andar via, non può rimanere appeso in quel modo per sempre.” Adesso ripenso a quel cervo, a come lo hai fissato negli occhi vitrei e neri trovando il tuo riflesso, trovando tutto il tuo corpo distorto in quello specchio inanime. Mi accorgo che a scuoterti non era stato quell'animale decapitato e appeso in maniera grottesca, ma la tassidermia che incarnava una morte che non finiva mai, una morte che continua a morire mentre ci passiamo accanto per svuotarci la vescica. Ti scrivo perché mi hanno detto di non iniziare mai una frase con perché. Ma non stavo cercando di formulare una frase, stavo solo cercando di liberarmi. Perché la libertà, almeno così dicono, non è altro che la distanza tra un cacciatore e la preda.»
Little Dog è legato alla madre da un affetto quasi soffocante, un doppio vincolo di amore e ira, in cui la violenza si alterna a momenti di grande tenerezza. Per lei scrive una lettera, nella quale ripercorre la storia della sua famiglia, una sorta di epopea mistica dove gli orrori della guerra in Vietnam si incrociano con le speranze di una vita nuova, che porterà nonna, mamma e figlio a emigrare in Connecticut.
La prosa di Vuong, raffinata e potente, si legge come una poesia senza mai risultare stucchevole. Nella storia di Little Dog risuonano milioni di storie, a cui l'autore cerca di restituire dignità. Storie dove il sogno americano si scontra con l'istinto di sopravvivenza. Il desiderio di essere come tutti, l'urgenza di nascondersi da un mondo che teme le diversità, emerge chiarissimo negli ammonimenti di mamma Rose: «Ricordati di non attirare l'attenzione degli altri su di te. Già sei vietnamita».
Ma questo è anche un romanzo di formazione, che racconta la parabola di emancipazione del nostro protagonista, l'unico per il quale il sogno americano giungerà davvero a compimento. Grazie alla relazione con il coetaneo Trevor, Little Dog attuerà la sua personalissima rivoluzione, esercitando finalmente il diritto all'autodeterminazione e scoprendosi un uomo libero.
La più celebrata raccolta di poesie di Vuong, Cielo Notturno con Fori D'Uscita, è disponibile sul nostro catalogo OPAC.
Per chi… E' in cerca di un romanzo profondamente inclusivo, che parli di identità e di differenza. Apprezza una scrittura vibrante e poetica.
consigliato da Matilde
Abstract: Little Dog ricostruisce in una lettera alla madre la storia della sua famiglia, segnata dalla guerra del Vietnam e dall'emigrazione negli Stati Uniti. Arrivati in America nel 1990, Little Dog e sua madre Rose si stabiliscono in Connecticut, dove lei si mantiene facendo manicure e pedicure. Ma la donna soffre di un disturbo da stress post-traumatico che si manifesta in violenti scoppi d'ira contro il figlio, alternati a gesti di tenerezza assoluta. Con loro abita la nonna Lan, che ha vissuto il dramma della guerra in prima persona: fuggita da un matrimonio combinato con un uomo molto più anziano, è costretta a vendersi ai soldati americani per mantenersi. Little Dog, crescendo, si fa interprete del dialogo impossibile tra le generazioni della sua famiglia tutta al femminile, unendo due donne che non parlano l'inglese e faticano a integrarsi nella cultura americana. Prendendosi cura degli altri, Little Dog impara a conoscere se stesso, dal difficile rapporto con i suoi coetanei che lo prendono di mira per la sua diversità, fino alla scoperta dell'amore.
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