Corteccia d'uomo - mostra e laboratorio di Fabio Racheli - Biblioteca comunale di Concesio
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17 Gen Corteccia d’uomo – mostra e laboratorio di Fabio Racheli

Dal 28 gennaio al 13 febbraio in Biblioteca sarà possibile visitare la mostra CORTECCIA D'UOMO di Fabio Racheli. Racheli si occupa di arte ambientale, in cui la e l'elemento umano si fondono per creare opere d'arte uniche e inimitabili, profondamente rispettose dell'ambiente e del contesto che le circonda. Labirinti vegetali, sculture e teatri sono alcune dei lavori realizzati: opere naturali che saranno visibili attraverso un'installazione fotografica sul nostro soppalco.

Per celebrare questa eccezionale mostra, abbiamo organizzato due eventi imperdibili:

Una serata di inaugurazione MARTEDì 28 GENNAIO alle ore 18.00, dove Fabio Racheli dialogherà con la giornalista Bianca Brotto, per presentare il suo ultimo Corteccia d'Uomo e farci entrare nel suo universo creativo naturale. Ingresso libero. A seguire, visita libera della mostra accompagnati dall'artista.

Un laboratorio con l'artista SABATO 01 FEBBRAIO alle ore 15.30. Insieme a Fabio Racheli vi potrete cimentare in un piccolo esperimento di , utilizzando materiali poveri raccolti nel bosco – in perfetta sintonia con la filosofia dell'artista.

Il laboratorio è organizzato con la collaborazione della Collezione Paolo VI – arte contemporanea, all'interno della in Artoteca. La partecipazione è gratuita, ma l'iscrizione è obbligatoria a questo link: bit.ly/prenotainbiblio (massimo 15 posti, solo per ). Le iscrizioni partiranno sabato 18 alle ore 10.

BIOGRAFIA DELL'ARTISTA
Fabio Racheli nasce a il 28 agosto del 1968, consegue il diploma di geometra ma abbandona presto il mondo del disegno tecnico per dedicarsi anima e corpo alla natura.
Dopo aver lavorato per 10 anni come giardiniere, si dedica al mondo delle decorazioni floreali formandosi all'Ecole International d'Art Floral di Jean Marie Leemann in Svizzera, lavorando a Losanna e conseguendo, dopo numerosi corsi tematici, un ulteriore “Certificate de Formation Superieure de Creations Végétales et de Décorations Florales”.
I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste nazionali, da Gardenia a Brava Casa.
Dedica gli ultimi 10 anni facendo consulenze esterne a Garden e negozi, organizzando corsi di flower design ideando composizioni floreali, quadri e oggetti multi-materials che trovano spazio in eventi, allestimenti dedicati e grandi installazione artistiche. È in questo periodo che la sua passione per la Land Art prende spazio; e l'elemento vegetale è per Fabio una scelta espressiva alternativa al linguaggio tradizionale.
La sua filosofia si basa sull'utilizzo di materiali poveri (rami, foglie, scarti di potatura, arbusti, fiori) che, intrecciati con le mani, rinascono dando forma a sculture naturali di grande impatto.

LAND ART
Fabio ha giocato fin da bambino della sua Val Trompia, divertendosi nei torrenti, ridendo con le cascate, correndo a perdifiato nei prati sconfinati, conquistando le vette delle montagne circostanti e quel legame, ora più che mai, è diventato per lui fonte di ricarica, ispirazione, consolazione. Le opere di Land Art che realizza nei luoghi della sua infanzia sono un dialogo e un ringraziamento a Madre Natura.
Scrive di lui Ilaria Bignotti: “Fabio Racheli vive, lavora, respira e immagina immerso nella natura, nelle sue piante, nei suoi fiori. Nel corso degli anni ha saputo costruire un proprio alfabeto di grande per comporre grandi e piccole narrazioni architetturali e scultoree, effimere e naturali, negli ambienti designati: una lunga teoria di sassi e legni sulla spiaggia, a scrivere litanie e a comporre rituali di salvazione, come insegnava il maestro Richard Long; cumuli e scavi di forme spiraliche e di concrezioni minerali e vegetali, come fece il grande Robert Smithson; ponti di liane e gusci di terra e pietra, come insegnavano Pino Pascali e Mario Merz. L'uomo da sempre è raccoglitore e bricoleur: lo fa per necessità, per salvarsi, per mettere le radici, per segnare la vita con il suo labile passaggio.
Le mani di Fabio Racheli, segnate dalla terra e dalle essenze vegetali sono sapienti custodi di questa lunga storia dell'arte che l'artista ha dimenticato a memoria. Egli segue solo il profumo delle sue essenze, la fascinazione delle forme arboree, intreccia e impiglia, nelle sue grandi sculture di una natura narratrice, ricordi e segreti intimi e personali, chiedendoci di fare la stessa cosa”.

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